Ho ricevuto una mail intitolata “le regole”. E l’incipit era chiaro: “abbiamo sempre avuto a che fare con le regole delle donne, ecco qui quelle degli uomini”. Bene, mi sono detta, finalmente qualche uomo con gli “attributi” si fa vivo. Ho iniziato subito la lettura, sperando di trovare qualcosa di sensato o, quantomeno, qualcosa che mi facesse ricredere sull’universo maschile. E invece no! No, perché prima di tutto sono numerate per priorità e tutte hanno il numero uno. Sbagliato, perché nella vita ci devono essere delle precedenze e non può essere tutto prioritario. Ma la cosa che mi ha fatto cadere le braccia inesorabilmente è la prima regola che dice testualmente: “Le tette sono fatte per essere guardate ed è per questo che lo facciamo. Non c'è modo di modificare questo comportamento.”. Ma chi vuole cambiarvi. Secondo voi, chi le mostra le tette? Noi donne! E’ chiaro che noi “vogliamo” essere guardate. Sorvolo sull’utilizzo maschile e femminile della tavoletta del water e sulla domenica sportiva e arriverei ad un’altra regola: “Qualunque cosa abbiamo detto 6 mesi fa non è utilizzabile in una discussione. Più precisamente: il valore di qualunque affermazione scade dopo 7 giorni”. Eh no cari ragazzi! La memoria di una donna non è labile come la vostra, quindi non chiedeteci di essere diverse! Ma l’ultima regola mi ha riportato alla realtà: “Noi siamo perfettamente in forma: "tondo" è una forma”….e qui casca l’asino! La vanità maschile impera! Avete solo dimostrato, con questa ultima e semplice regoletta del vostro decalogo che siete esattamente come noi, solo che noi donne possiamo dirlo, voi dovete solo pensarlo!
Ah, dimenticavo, il motivo per il quale queste regole sono inviate agli uomini è per farsi quattro risate, quello per il quale, invece, sono inviate alle donne è per “educarle”….carissimi, siete proprio sicuri che dobbiamo cambiare?
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